Buongiorno dalla soleggiata Pescara. Stasera inizia il week end!
Mangiate, bevete, dormite, concedetevi un po’ di svago e di vizi…
In termini psicologici DISREGOLATEVI! Buon WE!
La vostra psicologa FC
I nostri clienti chiedono spesso quali differenze ci sono tra le varie figure professionali che si occupano del benessere mentale e psicologico e spesso sentiamo ironicamente dire “forse sono così messa male che dovrei andare dallo psichiatra e non dallo psicologo”….Vediamo nel dettaglio quali sono le differenze.
Psicologo
E’ un professionista laureato in psicologia, che abbia superato l’Esame di Stato e che si sia iscritto all’Albo professionale.
Secondo l’art. 1 della legge di ordinamento della professione di psicologo, la n. 56 del 1989, “la professione di psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito”.
Varie attività, dunque, esclusa la terapia, intesa come cura delle varie forme di disagio psichico e di psicopatologia, che richiede il titolo di psicoterapeuta.
Lo psicologo non può prescrivere farmaci poiché, per questo, è necessaria la laurea in medicina.
Psicoterapeuta
E’ un professionista che può intervenire nella cura dei disturbi psichici e delle malattie mentali. Successivamente alla Laurea in psicologia o in medicina e chirurgia, deve aver acquisito una specifica formazione professionale, mediante corsi di specializzazione almeno quadriennali. La specializzazione e la qualificazione in psicoterapia possono essere conseguite sia presso scuole di specializzazione universitarie sia presso scuole private che abbiano ottenuto il riconoscimento dallo Stato.
Le scuole di specializzazione sono molte e fanno capo a diversi modelli teorici, per cui la formazione degli psicoterapeuti può essere di diversa natura in relazione alla teoria di riferimento.
Psicoterapeuta Cognitivo-comportamentale
Il terapeuta valuta i punti di forza del paziente e fa sì che egli attivi le proprie risorse per risolvere i propri problemi. Il terapeuta “insegna” le strategie e tecniche pratiche di gestione dei sintomi, il paziente ha poi il compito di metterle in pratica. Al termine di ogni seduta vengono assegnati dei “compiti” che il paziente si impegna ad effettuare per la settimana successiva, funzionali all’apprendimento delle strategie terapeutiche. Si cerca di stimolare una risoluzione attiva dei problemi, scoprendo insieme nuove possibilità di azione, più creative, che permettano un miglioramento significativo della qualità della propria vita.
Psichiatra
E’ un laureato in medicina specializzato in psichiatria.
Non è uno psicologo, a meno che non abbia conseguito anche una Laurea in psicologia.
Lo psichiatra può essere anche psicoterapeuta, se segue il percorso di specializzazione per la qualifica di psicoterapeuta. Oltre ai diversi percorsi di formazione, psichiatra e psicologo differiscono per il diverso modo di approcciare il disagio portato dal paziente, poiché il primo mette più in risalto l’aspetto organicista, biologico e genetico, il secondo è più centrato sulla storia personale, sul contesto di vita e sulle capacità e possibilità di cambiamento della persona che richiedono, quindi, un impegno attivo da parte del paziente. Lo psichiatra prescrive i farmaci.
Neurologo
E’ un laureato in medicina specializzato in neurologia. Si occupa di malattie organiche del sistema nervoso centrale, come le malattie degenerative o genetiche ad esempio, in genere attraverso l’ausilio dei farmaci. Non è uno psicoterapeuta, a meno che non abbia conseguito la necessaria specializzazione.